E' necessario rivedere il nostro approccio professionale.
- Camilla Frova Immobili di Prestigio
- 6 mar 2023
- Tempo di lettura: 1 min
Solo una percentuale bassissima della popolazione si fida di noi!
Di contro il Fai da te nella compravendita espone i clienti a grossi rischi.
Un dato significativo che ci costringe ad una riflessione su come ci si è posti finora al pubblico e su come il mondo sia cambiato negli ultimi anni.
Non possiamo usare le vecchie modalità standardizzate, che hanno fatto perdere credibilità alla nostra categoria professionale, al punto da indurre il cliente a pensare che sia ammissibile, soprattutto oggi, non riconoscere alcun compenso.
La realtà è che il Mediatore Immobiliare ha sempre più responsabilità civili e penali, in conseguenza ad una normativa sempre più stringente.
Al Mediatore Immobiliare sono richieste molte e soprattutto nuove competenze trasversali.
Per poter rimanere in campo, l'unica strada percorribile è personalizzare il nostro servizio e fare la differenza.
Per essere un riferimento autorevole è necessario formarsi costantemente ed accrescere ogni giorno le nostre aree di competenza: tecnica, digitale, negoziale, coaching, consapevolezza, intelligenza emotiva e capacità di ascolto.
Ascoltare e conoscere le esigenze dei clienti, per cogliere i reali bisogni che esse sottendono.
Il consulente immobiliare oggi è una figura chiave del processo di compravendita sia dal punto di vista tecnico sia negoziale.
Doti, dati e competenze devono fondersi.
L'intuizione, dote indispensabile usata fino ad oggi, da sola non è più sufficiente.
Va suffragata con dati reali, disponibili grazie alle nuove tecnologie e con nuove competenze tecniche.
I dati, gli strumenti, offerti dalle nuove tecnologie da soli restano meri indicatori, senza l'interpretazione del professionista.
